Spagna, Paesi Bassi, Slovenia, Islanda e Irlanda hanno annunciato che non parteciperanno all’Eurovision a Vienna il prossimo anno e, ad eccezione dell’Islanda, le loro emittenti pubbliche non trasmetteranno lo spettacolo, lasciando circa 74 milioni di europei senza copertura tramite il servizio pubblico dopo che l’EBU ha confermato 35 partecipanti e ha deciso che Israele potrà competere.Stefán Eiriksson di RÚV ha scritto a SVT che l’Islanda vuole offrire al proprio pubblico commentatori in islandese, e l’esperto britannico Paul Jordan ha previsto una diminuzione dei ricavi da sponsorizzazione pur ritenendo che molti spettatori dei paesi boicottanti guarderanno lo show su YouTube.L’EBU e l’emittente ospitante ORF affermano che il concorso si svolgerà con nuove regole di voto e sistemi tecnici rafforzati per contrastare votazioni coordinate; Michael Krön di ORF ha detto che non vede l’ora di accogliere le delegazioni, Martin Green ha sottolineato il ritorno di alcuni Paesi e Anne Lagercrantz di SVT ha espresso dispiacere per la politicizzazione crescente, con il sorteggio delle semifinali fissato per il 12 gennaio e le semifinali il 12 e il 14 maggio e la finale il 16 maggio il prossimo anno.