Il Department of Homeland Security e U.S. Customs and Border Protection hanno proposto nuove regole che estenderebbero i controlli digitali su turisti, studenti, lavoratori e giornalisti richiedendo fino a dieci anni di indirizzi email e cinque anni di cronologie dei social media.La misura implicherebbe che i viaggiatori provenienti dai paesi del Visa Waiver Program forniscano gli identificatori degli account social usati negli ultimi cinque anni e potrebbe raccogliere dati estesi di telefono, famiglia e metadati che influenzerebbero le decisioni su ESTA e visti, e la modifica entrerà in vigore l’8 febbraio salvo revisioni nel periodo di consultazione pubblica.Critici come
Ben Rapp,
Jeramie Scott,
Patrick Eddington e
Amund Trellevik definiscono i controlli una vasta pesca a strascico che abilita la profilazione guidata dall’
AI, rischia ritorsioni da partner europei e potrebbe raffreddare i viaggi e i miliardi di dollari spesi dai visitatori, mentre
Donald Trump e sostenitori sostengono la necessità di controlli più profondi per tenere fuori il “tipo sbagliato di persone.”