Merriam-Webster ha scelto "slop" come parola dellanno 2025 per descrivere la massa di contenuti digitali di bassa qualità prodotti in grande quantità dall'intelligenza artificiale che ha invaso i feed e il dibattito pubblico.Greg Barlow ha detto che l'aumento delle ricerche riflette fastidio e un rinnovato desiderio di autenticità, mentre gli editori hanno citato esempi che vanno da video generati da AI a immagini pubblicitarie distorte, notizie false molto realistiche e libri scritti male dall'AI, sottolineando timori su disinformazione, deepfake e violazioni del copyright.Oxford University Press ha scelto "rage bait" combinando dati e voto pubblico con oltre 30.000 partecipanti, evidenziando un dibattito più ampio su contenuti online, regolamentazione e benessere digitale mentre il pubblico respinge materiale formulaico che mira all'attenzione.